giovedì 1 marzo 2012

...E poi i colleghi mi pigliano in giro (Un ricordo di Lucio Dalla)

Succede sempre appena muore, in maniera poi così repentina, un personaggio famoso: tutti alla ricerca di chi lo ricorda di chi gli è stato amico chi lo ha frequentato. L'abbiamo fatto anche noi, a Varesenews. Trovandone anche una pluralità, di varesini che l'avevano frequentato bene.

«Anch'io - sono saltata su a un certo punto - Ho un ricordo di Lucio Dalla: me lo ricordo che mi carezzava la parte interna del braccio, che sporgevo verso di lui per tenere il microfono in buona posizione durante l'intervista, e mi diceva "che morbido..."».
Mi hanno riso tutti in faccia.
Probabilmente memori di quest'altro episodio...

Ma io non dico mica balle, per quanto assurde sembrino le cose che dico: erano gli anni '80, io facevo la cronista di musica per le radio private e mi ricordo che ero partita con un pullman organizzato dalla RCA, la loro casa discografica, per andare in non so quale castello intorno a Bologna e raggiungere Lucio Dalla e Gianni Morandi, che presentavano il tour "DallaMorandi" e passavano tutta la giornata in campagna a rilasciare interviste a questi giornalisti curiosamente "embedded" che erano arrivati fino a li da tutto il nord Italia.

Io ero la piccoletta del gruppo, va a sapere quanti anni avevo ma ero sulla ventina. La grinta non mi mancava, ma forse avevo sempre l'aria da mascotte. E Dalla, che queste interviste in batteria più che altro le tollerava signorilmente, aveva trovato da distrarsi col mio braccio... era così delizioso e così svagato, così fuori da qualunque malizia maschile, che non me ne preoccupai più di tanto, anche se qualche collega vicino ridacchiò.

Lasciatemelo dire: visto che tutti dobbiamo morire in qualche modo, io sono contenta sia morto così. A 69 anni ma senza essere invecchiato d'un pelo con lo spirito, senza il tormento di una malattia, ma nel giro di pochi minuti, d'un colpo. Dopo un bel concerto nella città svizzera patria del jazz, a Montreux. E infine, qualche giorno dopo il suo ritorno a Sanremo, da star che presenta il suo erede. Così non potremo dimenticarlo mai. E ora tutti canteremo un po' più forte le sue canzoni, per farci sentire...


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