domenica 24 luglio 2011

La sfida di quel Dio di cui straparlano

A proposito di Oslo, Genova, terroristi islamici e integralisti cristiani, questo è il vangelo di oggi. Che sarebbe la vera rivoluzione, ma come il prete in chiesa ha detto: "temo che questo brano lo consideriate bello, ma non lo consideriate praticabile"


(Lc 6,20-31) Alzati gli occhi verso i suoi discepoli, Gesù diceva:  "Beati voi poveri,  perché vostro è il regno di Dio.  Beati voi che ora avete fame,  perché sarete saziati.  Beati voi che ora piangete,  perché riderete. Beati voi quando gli uomini vi odieranno e quando vi metteranno al bando e v'insulteranno e respingeranno il vostro nome come scellerato, a causa del Figlio dell'uomo.
Rallegratevi in quel giorno ed esultate, perché, ecco, la vostra ricompensa è grande nei cieli. Allo stesso modo infatti facevano i loro padri con i profeti.
Ma guai a voi, ricchi,  perché avete già la vostra consolazione.  Guai a voi che ora siete sazi, perché avrete fame.  Guai a voi che ora ridete,  perché sarete afflitti e piangerete.
Guai quando tutti gli uomini diranno bene di voi.  Allo stesso modo infatti facevano i loro padri con i falsi profeti.  

Ma a voi che ascoltate, io dico: Amate i vostri nemici, fate del bene a coloro che vi odiano,  benedite coloro che vi maledicono, pregate per coloro che vi maltrattano.  A chi ti percuote sulla guancia, porgi anche l'altra; a chi ti leva il mantello, non rifiutare la tunica. Dà a chiunque ti chiede; e a chi prende del tuo, non richiederlo.  Ciò che volete gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro. 

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